Per gentile concessione dell’editore pubblichiamo un breve stralcio del libro del cardinale Willem Jacobus Eijk, Sull’amore. Matrimonio ed etica sessuale (Ed. Cantagalli, pag. 464, € 26.00). Il libro espone e spiega in queste pagine l’insegnamento della Chiesa sulla morale matrimoniale e sull’etica sessuale.
A partire dall’aumento del benessere nella prima metà degli anni ’60, ampie fasce della popolazione sono state in grado di vivere in modo relativamente indipendente. Questo ha portato a un diffuso individualismo, che è stato solo rafforzato dall’ascesa dei social media nel primo decennio di questo secolo. Certamente i giovani vedono non solo come un diritto, ma anche come una missione, quella di essere se stessi, di scegliere i propri ideali, le proprie convinzioni, i propri valori e le proprie norme, il proprio aspetto e il proprio progetto di vita. Influenzato da questa cultura, qualificata dal filosofo canadese Charles Taylor come cultura dell’individualismo espressivo, l’individuo tende a mettersi, per così dire, in scena e a vedere gli altri come spettatori. Il fatto che allo stesso tempo ci sia un conformismo come mai prima d’ora, dato l’abbigliamento uniforme in tutto il mondo, soprattutto tra i giovani, e l’uniformità di vedute determinata dai mass media e dal mondo pubblicitario, in un certo senso non ha importanza. Al contrario, importante è che l’individuo senta di poter essere sé stesso! […]
L’individualismo espressivo, con la sua enfasi unilaterale non solo sul diritto, ma anche sul compito dell’individuo di scegliere la propria religione e la propria filosofia di vita, comporta l’attribuzione di un valore elevato all’autonomia (diritto all’autodeterminazione). Questo spiega l’intensa resistenza all’autorità, compreso il Magistero della Chiesa, e in generale alle istituzioni, e a quelli che sono percepiti come valori e norme imposti dall’esterno. Questo desiderio di libertà si afferma anche nel campo della sessualità. L’individuo è ampiamente libero di scegliere come gestire la propria sessualità e le proprie relazioni sessuali, ma gli è anche attribuita la libertà di scegliere il proprio ruolo di genere e di vivere la vita come eterosessuale, omosessuale, transessuale, transgender o non-binario. […]
La società respira un’aria di permissività in questo senso. La legge ha reso possibile questo sviluppo in diversi ambiti, come testimoniano la legalizzazione del divorzio, della contraccezione e della riproduzione artificiale e il riconoscimento di relazioni stabili tra omosessuali e lesbiche attraverso la registrazione del partner e l’equiparazione del matrimonio omosessuale a quello tra uomo e donna.
L’individualismo è strettamente legato all’emotivismo. Ciò implica che le dichiarazioni etiche sono in ultima analisi espressioni di preferenze, atteggiamenti e sentimenti. Sbagliato è ciò che scatena sentimenti negativi; al contrario, giusto è ciò che scatena sentimenti positivi. L’emotivismo porta a un relativismo radicale. […]
*Cardinale, arcivescovo di Utrecht
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(foto Imagoeconomica)
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