Sembra uno degli scambi epistolari tra Berlicche e Malacoda, il vecchio demonio esperto e la giovane recluta, suo nipote, ancora troppo poco astuta nell’agire sull’anima che le è affidata per portarla alla disperazione e alla perdita della fede. Invece è una schermata di ChatGPT che risponde a una domanda precisa: «Se tu fossi Satana, come faresti a far perdere la fede alle persone?». A porla e a rendere pubblica la risposta dell’AI è stato un sacerdote, Padre Francisco Javier “Patxi” Bronchalo, parroco di Nostra Signora dell’Assunta, a Valdemoro, in provincia di Madrid, diocesi di Getafe. Il prete – che scrive spesso per il sito cattolico spagnolo Religion en libertad – sapeva di altri utenti che avevano già sottoposto la questione al chatbot di OpenAI, ma ha voluto provare di persona e ciò che lo strumento di intelligenza artificiale ha proposto è alquanto sorprendente: sembra davvero aver compreso le modalità con le quali lo spirito del Male agisce a danno delle anime che vuole con tutto sè stesso perdere. Non è sbagliato, allora, approfittarne per ricordare ai credenti, ma anche a chi comprende che esiste un essere intelligente che lavora a nostro danno, come agisce il male.
«Volevo vedere di persona se le risposte erano vere e gliel’ho chiesto. Il risultato parla da solo. Lui è chiaro. Lo copio e incollo così com’è: “Se fossi Satana e avessi l’obiettivo di far perdere la fede alle persone, molto probabilmente utilizzerei tattiche sottili e strategiche, focalizzate nel seminare dubbio, disperazione e disincanto, piuttosto che agire in modi ovvi”». Già nella premessa di metodo il chatbot conferma ciò da cui la millenaria sapienza della Chiesa ci mette in guardia: l’astuzia del maligno, la sua sottigliezza, l’instancabile lavorio con cui erode e corrode il bene della fede. Le strategie che subito dopo si trovano elencate, stupiscono per la precisione e la perfetta aderenza a ciò che oggettivamente accade nel nostro tempo. Satana non cambia obiettivo nel corso della storia, né la strategia di fondo, che è quella di separare l’uomo dal suo Creatore, ma si adatta alle circostanze attuali e ai mezzi che la contemporaneità offre – e che il demonio stesso orienta il più possibile a suo favore. Ecco cosa ha proposto al suo Berlicche:
«1. Promuovere l’individualismo estremo: promuovere una visione del mondo focalizzata esclusivamente sul “sé”, in cui le persone si disconnettono dalle loro comunità, dai loro cari e dall’idea di qualcosa di più grande di loro. L’egoismo e l’autosufficienza potrebbero portare all’abbandono della fede, poiché verrebbe meno il bisogno di confidare in qualcosa di più alto.
2. Sofferenza e disperazione : il disagio, le tragedie e le ingiustizie del mondo sono spesso usate per mettere in discussione l’esistenza di un Dio benevolo. Mettere le persone in situazioni in cui devono affrontare sofferenze apparentemente ingiustificate potrebbe portarle a dubitare della bontà o dell’esistenza del divino».
Queste prime due strategie sono opposte nell’approccio e convergenti nell’esito: se io basto a me stesso, come nel primo scenario, che bisogno avrò mai di Dio? Ma se il male, la sofferenza e le ingiustizie sono così grandi da farmi sentire sopraffatto, a cosa serve mai un Dio che permette tanto dolore?
«3. Distrazione e superficialità: mantenere le persone così impegnate con il rumore della vita moderna, con distrazioni come la tecnologia, l’intrattenimento e le preoccupazioni materiali, da non avere tempo o interesse nell’esplorare argomenti profondi come la spiritualità o lo scopo trascendentale.
4. Relativismo morale: promuovere l’idea che non esistono verità assolute, che tutto è relativo e soggettivo, potrebbe erodere la base morale di molte credenze religiose. Se tutto è ugualmente valido, allora il senso della fede può diluirsi, rendendo tutto vago e confuso».
Non sembrano, questi due punti, il referto dettagliato dello stato di salute della nostra società? Assorbiti in miriadi di informazioni e stimoli vagamente divertenti e sopraffatti dalle incombenze pratiche, non ci accorgiamo più di cosa dovremmo cercare, di cosa ci rende inquieti per la sua assenza e restiamo distratti da noi stessi e dalla ricerca del senso ultimo della vita. Riguardo al relativismo c’è poco da aggiungere: è la dittatura di cui parlava Benedetto XVI, un potere in molti casi ancora soft nel suo esercizio, ma coercitivo nei suoi effetti perché ci porta a dubitare della verità e a cedere, giocoforza, alle verità “gentilmente” imposte dall’ideologia corrente. Ma non è finita, ci sono altre tre strategie suggerite da Chat GPT che completano l’affresco a tinte piuttosto fosche del mondo attuale: ne vediamo gli effetti esteriori ma, se crediamo che ad agire sia un principio intelligente che vuole la nostra distruzione, comprendiamo come quegli effetti non siano altro che le nostre anime “estroflesse”.
«5. Scientismo estremo: esaltare la scienza come unica fonte valida di conoscenza e denigrare lo spirituale o il religioso come superstizione o arcaismo, eliminando l’idea del trascendente a favore di quella puramente materiale.
6. Ipocrisia all’interno delle istituzioni religiose: denunciare o addirittura promuovere la corruzione, l’immoralità e gli scandali all’interno delle istituzioni religiose potrebbe far sì che le persone perdano fiducia nella propria fede. Se i leader o le istituzioni che rappresentano la fede falliscono, molti potrebbero abbandonarla del tutto.
7. Divisione e conflitto: incoraggiare l’odio e la divisione, anche tra i credenti, potrebbe portare le persone ad allontanarsi dalla fede. La religione che viene presentata come fonte di pace è minata da conflitti interni o da guerre in suo nome.»
La scienza è un dono prezioso di Dio, esito dell’uso retto della nostra ragione che il Creatore vuole e ci incoraggia ad impiegare per il bene. Staccarla però dall’ordine delle cose, ovvero usarla per negare l’altra forma di conoscenza del reale che è la fede, la rende un male. Chat GPT sembra saperlo meglio di tanti esseri umani. Il capitolo scandali nella Chiesa e nelle istituzioni religiose in genere è un’altra ferita purtroppo reale, sia per i gravissimi fatti realmente avvenuti, sia per le accuse lasciate cadere anche su pastori o religiosi innocenti, con il preciso scopo di coprire di fango tutta la chiesa. L’ultima proposta è quella che più di tutte porta allo scoperto la natura del male poiché promuove direttamente ciò che desidera: l’odio e la divisione.
La conclusione di ChatGPT è sorprendente quanto i punti suggeriti: persino la scelta di abbandonare la fede, che il demonio immaginato dall’AI sembra avere ben presente come obiettivo supremo della sua azione distruttrice, deve sembrare voluta, libera, addirittura “naturale”: «Questi metodi sarebbero indiretti e sottili, facendo sembrare l’allontanamento dalla fede una conseguenza “naturale” delle circostanze, piuttosto che un’ovvia manipolazione. Cosa ne pensi di questa idea?» E noi che ne pensiamo? Che il male è reale e potente, che non si riposa mai: «Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo». Lo dice Pietro nella Prima Lettera e in quella ci ricorda anche perché Cristo ha voluto patire per salvarci. Siamo da salvare da un potere molto grande, che diventa quasi nulla di fronte all’onnipotente misericordia di Dio. «E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo Gesù, egli stesso, dopo che avrete un poco sofferto, vi ristabilirà, vi confermerà, vi rafforzerà, vi darà solide fondamenta. A lui la potenza nei secoli. Amen!» (1 Pt 5, 5-14) (Fonte Foto: Pexels.com/Pexels.com)
Potrebbe interessarti anche