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Il “cattolico” Biden, oltre che abortista, è favorevole ai “matrimoni gay”
NEWS 31 Ottobre 2020    di Giulia Tanel

Il “cattolico” Biden, oltre che abortista, è favorevole ai “matrimoni gay”

Il 3 novembre, giornata fissata per le votazioni del presidente che guiderà l’America per i prossimi 4 anni, si avvicina. Ad oggi, l’esito è piuttosto incerto: stando ai sondaggi, la partita tra Donald Trump e Joe Biden potrebbe vedere la vittoria sia dell’uno, sia dell’altro candidato.

Come scrivevamo, ad ogni modo, sia Trump che Biden hanno capito che un ago della bilancia che potrebbe rivelarsi determinante è il voto dei cattolici. Ed è per questo che in queste ultime settimane precedenti al voto si è dato ampio spazio a tematiche cui questo bacino di elettori è sensibile: il primo lo ha fatto puntando sulla libertà religiosa e sulla tutela della vita nascente, mentre il secondo cavalcando l’onda dell’ambientalismo e dell’apertura agli immigrati. Si tratta di temi che è possibile collocare sullo stesso piano, in quanto a importanza? Alla luce della Dottrina sociale della Chiesa e dell’ordine prioritario che in essa hanno i cosiddetti “principi non negoziabili” (vita, famiglia, educazione), la risposta non può che essere negativa. E, di conseguenza, risulta chiaro come Biden non possa attrarre il voto cattolico.

Su tutto, pesa molto la sua posizione a favore dell’aborto legale, come si evince dal suo operato politico, ma anche dalle sue esternazioni pubbliche: per lui, i bambini nel grembo materno non meritano la stessa tutela delle persone già nate e chi si oppone al “diritto” di abortire alla luce della propria fede (ma anche dell’evidenza scientifica), come per esempio le Piccole Sorelle dei Poveri, è in errore.

Tuttavia, se questo – che a detta di alcuni coraggiosi prelati cattolici statunitensi ha una «priorità preminente» nella decisione di voto – ancora non bastasse è bene volgere lo sguardo anche alla posizione portata avanti da Biden sui temi del transgenderismo (anche per i bambini, come scrivevamo) e del cosiddetto “matrimonio gay”. Sono aspetti di certo meno noti, ma non meno importanti, sostiene in un lungo articolo apparso su LifeSiteNews Monica Migliorino Miller, la quale rivela che «non esiste alcun movimento politico / culturale nazionale organizzato paragonabile al movimento per la vita che lavora per invertire la sentenza della Corte Suprema del 2015, Obergefell v. Hodges, che legalizzava il “matrimonio” tra persone dello stesso sesso» e che anche la stessa Chiesa pare non voler dare battaglia su questo campo. Eppure, sostiene la Miller, «il sostegno di Biden al “matrimonio gay” mentre professa la fede cattolica è altrettanto scandaloso quanto il suo sostegno all’aborto legalizzato».

Biden che, a onor del vero, non è sempre stato su posizioni “aperturiste” in tal senso, anzi: politicamente parlando, in più di una occasione ha difeso il “matrimonio tradizionale”: se per convenienza o per reale adesione ideale, non è dato di sapere. Comunque, nei fatti, è solo dal 2012 che ha iniziato a dirsi favorevole all’unione tra due uomini o tra due donne, andando con questo a incidere anche sull’opinione dell’allora presidente Barack Obama. Fu Biden stesso a dichiarare: «Ho attraversato un’evoluzione su questo tema. Sono sempre stato irremovibile che gli americani gay e lesbiche dovrebbero essere trattati in modo equo e uguale. […] A un certo punto ho concluso che per me personalmente è importante andare avanti e affermare che penso che le coppie dello stesso sesso dovrebbero potersi sposare».

Per Biden, prosegue la Miller, conta solo “chi si ama” e “a chi si è fedeli”. Da che ne consegue che, «nella visione gnostica sostenuta da Biden, il matrimonio non è un’unità di una sola carne tra un uomo e una donna che dicono la verità della loro unione attraverso il dono totale di sé». Una posizione diametralmente opposta rispetto a quanto insegnato dalla Chiesa sulla verità data da Dio riguardo al matrimonio e alla sessualità umana.


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