Il cardinale George Pell, in una delle sue prime apparizioni dopo essere stato assolto, parla di finanze e gestione del denaro all’interno della Chiesa. È stato un incontro virtuale per il lancio del Global Institute of Church Management (GICM), un’organizzazione laica no profit con sede negli Stati Uniti che aiuterà la Chiesa ad applicare le migliori pratiche nella gestione finanziaria.
«Indubbiamente, il denaro è uno dei doni di Dio. È anche una fonte di tentazione. Dire che la Chiesa non fa business non giustifica il fatto di essere inefficienti, e ancor meno corrotti». Ha detto che è importante avere una conoscenza di base di economia, finanza, etica aziendale e insegnamento sociale.
Citando il ruolo che svolgeva alla Segreteria per l’economia [dicastero della Curia romana voluto da papa Francesco per armonizzare le politiche di controllo riguardo alla gestione economica della Santa Sede e della Città del Vaticano] Pell ricorda: «Ho detto che era più difficile convertire una persona a Cristo che riformare le finanze vaticane».
Pertanto, ha espresso la sua gratitudine per gli sforzi compiuti per aiutare i sacerdoti e i laici a capire come lavorare efficacemente nei ruoli di gestione della Chiesa. «Quando guardiamo le imprese della Chiesa, il modo in cui serviamo il popolo, non è efficace solo pregare regolarmente, essere persone di forte fervore. Dobbiamo essere in grado di attuare la nostra visione. Quindi questo significa che dobbiamo essere in grado di relazionarci alle persone. Dobbiamo essere in grado di trattare con altre persone».
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