Il cardinal Gerhard Müller, prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della Fede, ha rilasciato a Lothar Christian Rilinger, per la rivista online austrica Kath.net, una lunga intervista, nella quale è andato a toccare diversi temi caldi. Ne riprendiamo qui i passaggi salienti.
DIRITTI FONDAMENTALI
«Anche, e soprattutto, lo Stato democratico può giustificare la sua autorità al cittadino solo se riconosce i diritti fondamentali alla vita e all’incolumità fisica, alla libertà religiosa e civile come indisponibili perché risiedono nella natura spirituale e morale dell’essere umano e perché la legge naturale fa la differenza […], cioè il potere statale non può decidere in modo positivistico cosa dobbiamo fare o non fare moralmente».
DAL RICONOSCERCI FIGLI DI DIO, ALL’IMMIGRAZIONE
«Secondo la fede cristiana, Dio è il creatore di tutti gli esseri umani, che si prende cura di loro in modo paterno e che vuole il loro benessere e la loro salvezza durante il nostro breve viaggio sulla terra e dopo la morte per tutta l’eternità. […] Attraverso la fede e il battesimo, i discepoli di Gesù divennero figli e figlie di Dio e quindi, in un senso più profondo, fratelli e sorelle in Gesù Cristo, il Figlio di Dio incarnato».
[…] «L’ammissione di richiedenti asilo, profughi di guerra o di coloro che desiderano emigrare è una questione di Stato. Tuttavia, nonostante i movimenti anticristiani, gli Stati europei sono sostanzialmente ancora implicati per via delle loro origini cristiane e quindi per un’umanità in nome della carità. Ma gli Stati hanno anche il dovere di garantire l’ordine legale nel loro territorio».
LEGGE NATURALE E IDENTITÀ DELLO STATO
«Gli Stati occidentali sono basati sulla legge naturale e non con riferimento a una religione specifica».
«Uno Stato è una struttura astratta. Solo attraverso la cultura e la mentalità della popolazione si ottiene vita concreta. Persone di altre culture porteranno un cambiamento importante che avrà un impatto considerevole sull’istruzione, la giustizia, ecc. Anche l’interpretazione della nostra costituzione ne sarà influenzata».
«Su quale legge hanno basato la loro legittimità gli Stati al di fuori della cultura cristiana? Qui c’è solo l’alternativa del mero potere del più forte o del diritto, che si basa sull’esistenza dell’uomo come essere spirituale e morale. Il positivismo non è altro che un darwinismo sociale teoricamente velato».
ISLAM E INTEGRAZIONE
Rispetto a quanto contenuto in alcune sure del Corano, nello specifico sull’uguaglianza delle persone, sull’uccisione di coloro che non credono in Allah, Müller ribadisce che «secondo la fede cristiana, tutte le persone sono uguali davanti a Dio secondo la loro natura e dignità e la loro chiamata ad essere figli di Dio» e che «la lotta armata contro persone di altre religioni in nome di Dio deve essere assolutamente esclusa».
E aggiunge che i mussulmani possono integrarsi nelle società occidentali solamente se «prendono sul serio la prima sura del Corano, che afferma che Dio è gentile e misericordioso: allora hanno una buona guida per orientarsi nella nostra cultura […]».
«Il rispetto reciproco per la diversità dell’altro è sufficiente affinché una società pluralista possa prosperare».
IL DIRITTO ALLA LIBERTÀ RELIGIOSA
«La fede non può essere forzata, altrimenti sarebbe solo un’ipocrisia che non piacerebbe a Dio. […] La creazione di società ideologicamente allineate attraverso il mainstreaming avviene oggi contro la vera libertà religiosa. E questo dovrebbe essere rispettato anche nei paesi con una popolazione prevalentemente islamica».
«Lo Stato deve solo garantire il libero esercizio della religione. La libertà religiosa è un diritto umano che viene dato con l’essere umano. […] Qui sta la differenza tra uno Stato che ha riconosciuto i diritti umani sulla base della natura umana e la perversione dello Stato in una dittatura assolutista o totalitaria. Dietro questo c’è un errore sulla natura umana».
POTERE E COMPITO DEL CRISTIANESIMO OGGI
«La misura è il potere <del cristianesimo> di proclamare il Vangelo di Cristo, che ogni persona è chiamata alla vita eterna. L’influenza sociale è un derivato, ma non costituisce il diritto di esistere del cristianesimo. La Chiesa non è una lobby che opera per i propri interessi. La testimonianza della dignità di ogni persona e la carità praticata sono obiettivi del loro lavoro nella cultura. La missione universale della Chiesa è lavorare per la venuta del regno di Dio, con le parole e le azioni».
Riceverai direttamente a casa tua il Timone
Se desideri leggere Il Timone dal tuo PC, da tablet o da smartphone
© Copyright 2017 – I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l’adattamento totale o parziale.
Realizzazione siti web e Web Marketing: Netycom Srl