Banner ÔÇ£Il Sabato del TimoneÔÇØ 18 genn 25_1920x280

21.12.2024

/
/
Card. Sarah: «Smettiamola di adorarci»
news
3 Ottobre 2022

Card. Sarah: «Smettiamola di adorarci»

Il cardinale Robert Sarah ha guidato il ritiro organizzato dal Centro di formazione spirituale di Cracovia che fa parte delle celebrazioni del 25° anniversario dell’istituzione salvatoriana. Sarah è segretario della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli dal 2001 al 2010, presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum” dal 2010 al 2014, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti dal 2014 al 2021.

In quest’occasione ha sottolineato che «Dio si dona a chi lo cerca», ma che «l’uomo post-moderno» non solo non lo cerca, ma lo rifiuta e lo mette da parte. Seguendo san Giovanni Paolo II, Sarah ha dichiarato che viviamo in una società dai tratti e contenuti spesso contrari al Vangelo e alla dignità della persona umana. Ha poi richiamato l’attenzione sulle conseguenze visibili del rifiuto di Dio da parte delle società moderne, che inficiano anche la Chiesa: crisi di valori umani e morali fondamentali, confusione sulla dottrina della Chiesa riguardo alla verità rivelata da Dio.

Questa confusione è generata dalla perdita della dimensione sacra della liturgia che causa a sua volta un indebolimento dell’identità sacerdotale, «la fede nella presenza reale di Cristo nell’Eucarestia si è indebolita», ha riferito il cardinale Sarah. Ha poi sottolineato che oggi, anche all’interno della Chiesa, ognuno si trova di fronte a una scelta: stare saldamente al fianco di Cristo, vivere il suo Vangelo, o seguire una società secolarizzata e atea. Secondo quanto detto dal cardinale, l’orgoglio e l’autosufficienza portano a «una diminuzione dell’intelligenza, una chiusura del cuore e un’esclusione di Dio. Per accettare la rivelazione portata da Gesù, devo riconoscere che sono piccolo, che sono un mendicante davanti a Dio. Ho bisogno della salvezza che solo Dio può dare».

Dio non può entrare laddove regna il nostro egoismo, «smettiamo di adorarci. Riconosciamo che siamo piccoli per imparare da Colui che è un Dio umile e dal cuore tenero», ha proseguito aggiungendo che, in ogni Eucaristia, Dio «viene a noi, dolce, umile, piccolo, come un nulla. Gesù è un Dio onnipotente, ma umile e dolce. Non si impone, non viene come un vincitore, ma come amante della sua sposa, che siamo noi. Permettiamogli di venire ad abitare dentro di noi».

Abbonati alla rivista!

Acquista il Timone

Acquista la versione cartacea

Riceverai direttamente a casa tua il Timone

I COPERTINA_dicembre2024(845X1150)

Acquista la versione digitale

Se desideri leggere Il Timone dal tuo PC, da tablet o da smartphone

Resta sempre aggiornato, scarica la nostra App:

Abbonati alla rivista