«La società laica che esiste oggi è, in realtà, laicista e comporta un pensiero unico, che considera la difesa della vita umana in tutte le fasi della sua esistenza come un’imposizione morale, qualunque sia la sua dimensione o il numero di cellule che lo compongono». Con queste parole il cardinale di Valencia, Antonio Cañizares, che quando lavorava nella curia romana era detto «il piccolo Ratzinger», ha affermato ancora una volta il valore non negoziabile della vita umana durante l’omelia nella festa di San Tommaso d’Aquino celebrata all’Università Cattolica di Valencia.
«La ragione da sola diventa fredda e perde i suoi criteri. Diventa crudele perché non ha nulla sopra di essa. La limitata comprensione dell’uomo ora decide da sola come continuare a trattare la creazione, chi dovrebbe vivere e chi dovrebbe essere rimosso dalla mensa della vita. La scienza senza coscienza si rivolta contro l’uomo e lo distrugge. Vediamo allora che la strada per l’inferno è aperta. Le parole del presidente francese sull’aborto non sono una strada aperta verso l’inferno?».
Il riferimento del cardinale riguarda le recenti parole del presidente francese Emmanuel Macron sull’accesso all’aborto come diritto da inserire nella Carta dei diritti fondamentali dell’Europa. E nello stesso senso Canizares ha ricordato come la legge del governo spagnolo che punisce con il carcere «coloro che informano o pregano per la vita» in prossimità delle cliniche abortiste è «un oltraggio con gravissime conseguenze».
Proposte come quella di Macron o quella del governo spagnolo derivano, secondo il porporato spagnolo, dalla «crisi della cultura occidentale» fondata «nel tentativo dell’essere umano di volare solo con l’ala della ragione, e dimenticando l’ala della fede», secondo la metafora usata da papa Giovanni Paolo II nell’apertura della sua enciclica Fides et Ratio (1998). «Le conseguenze di ciò sono tragiche. In assenza di Dio, nasce una società in aperto fallimento morale e umano, che ha perso i suoi riferimenti e i suoi valori morali, la sua conoscenza del bene e del male».
«Chi dimentica Dio», ha concluso Canizares, «distrugge l’umanità dell’uomo. Questo è il grande problema del nostro tempo».
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