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C’è un vescovo in Svizzera. Vitus Huonder (Coira) sull’interpretazione cattolica di Amoris Laetitia
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6 Febbraio 2017

C’è un vescovo in Svizzera. Vitus Huonder (Coira) sull’interpretazione cattolica di Amoris Laetitia

 
 
"Instaurare omnia in Christo" è la sua divisa episcopale. Eletto nel 2007 dal Capitolo della Cattedrale di Coira e confermato Vescovo della Diocesi della stessa città da Benedetto XVI, Monsignor Vitus Huonder si è dimostrato in molte occasioni uno dei più fermi difensori della Fede e della Tradizione cattolica in terra elvetica.
 
Il 2 Febbraio scorso ha inviato ai sacerdoti della sua Diocesi una lettera intitolata "Die Heiligkeit des Ehebandes – La santità del vicolo matrimoniale" (vedi qui e riassuntivamente qui) nella quale stabilisce alcune direttive per i confessori entrando nel merito del discusso Capitolo VIII dell'Esortazione Apostolica Amoris Laetitiae. Pur nella sua finalità pastorale e nel suo tono del tutto mite e sereno, questo documento appare importante perché il Vescovo della Diocesi più antica della Svizzera fa coincidere i propri parametri interpretativi, elevandoli a criteri normativi per tutto il suo clero, con quelli su cui si sono sapientemente fondati i Cardinali Brandmüller, Burke, Cafarra e Meisner nella formulazione dei Dubia a proposito di alcuni punti dello stesso Capitolo VIII della Amoris Laetitia (vedi tra gli altri contributi qui e un'ampia rassegna qui). Come ribadito dagli stessi Cardinali tali principi risalgono ultimamente alle fonti della Rivelazione: Sacra Scrittura e Tradizione. Riportiamo qui di seguito, nella nostra traduzione, la lettera di Monsignor Huonder.
 

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