Che da Ben Carson non ci fosse da aspettarsi opinioni accomodanti oramai lo si era capito.
Con percentuali di tutto rispetto, che secondo un sondaggio pubblicato dal Washington Post lo pongono a una decina di punti dal capofila Donald Trump e ben piazzato rispetto agli altri "rossi" ancora in gara, Carson è tornato a fare capolino nei titoli della stampa americana per le sue dichiarazioni sull'aborto.
Secondo il candidato afroamericano le donne che decidono di interrompere una gravidanza vanno considerate come "i padroni degli schiavi". È in una intervista alla Nbc che spiega il suo punto di vista, sottolineando come "durante l'era dello schiavismo molti dei proprietari di schiavi pensavano di avere il diritto di fare quello che volevano con questi, che non avevano alcuna possibilità di scelta".
La posizione di Carson in merito è estrema. Vorrebbe l'abolizione della legislazione nata dopo la storica e contestata sentenza Roe contro Wade, con la quale la Corte suprema statunitense legalizzò l'aborto. E non è la prima volta che per sostenere una sua posizione tira in ballo la schiavitù. In passato aveva già detto che l'Obamacare, la riforma sanitaria approvata da questa amministrazione, è la cosa peggiore da quei tempi.