«Nel 1983 ho avuto un’emorragia alla corde vocali, il tendine della corda vocale si era spezzato in due. A Salsomaggiore una specialista mi ha detto: “Non canterai più”. Sono andato a Lourdes con un mio amico francese e ho bevuto l’acqua santa, ho messo un cero e ho pregato la Madonna. Le ho detto: “Io sono nei guai. Fai te”. Dopo venti giorni ho ricominciato a parlare e dopo tre mesi cantavo a Sanremo. Un ateo direbbe che sono guarito perché fisiologicamente dovevo guarire: ma so che è stata la Madonna.
Come quando, nel 1990, ho avuto un testacoda a 140 km orari, sulla Firenze-Bologna: è rimasto solo l’abitacolo, non c’era più niente, mi sono solo storto un dito. Avevo l’adesivo di padre Pio in auto – io e mia moglie ne siamo devoti – e sono convinto che la Madonna mi abbia protetto. Anche quando ho avuto un esaurimento nervoso dodici anni fa: sono andato al santuario di Santa Maria della Pieve di Colognola ai Colli. Certo, sono un po’ un discolo, solo quando mi trovo nei guai chiedo aiuto…».