Il papa emerito Benedetto XVI torna a parlare e lo fa attraverso le pagine di un libro “La vera Europa. Identità e Missione” [Editore Cantagalli, pag. 264 – € 18.00] che sarà nelle librerie da domani, giovedì 16 settembre. Il capitolo “Rendere giustizia di fronte a Dio del compito affidatoci per l’uomo”, come riporta l’Agi, è del tutto inedito, ed è stato consegnato dal Papa Emerito lo scorso aprile. Il libro ha anche la prefazione di papa Francesco
Il titolo rimanda ad un appello affinché l’Europa sia davvero se stessa, come scrive l’editore Cantagalli nella presentazione del libro «non si tratta di imporre a fondamento dell’Europa le verità di fede, quanto, piuttosto, di fare una scelta ragionevole, che riconosca che è più naturale e giusto vivere “come se Dio ci fosse” piuttosto che “come se Dio non esistesse».
Benedetto XVI, secondo le anticipazioni riportate dell’Agi, torna sul tema a lui caro della ecologia umana, caposaldo di ogni ecologia. In questo spende parole chiare sulla complementarietà fra maschio e femmina e sull’importanza del matrimonio e la famiglia. “Il tema matrimonio e famiglia», scrive papa Benedetto, «ha assunto una nuova dimensione che non si può certo ignorare, si assiste a una deformazione della coscienza che evidentemente è penetrata profondamente in settori del popolo cattolico».
«La comunità di maschio e femmina», prosegue, «e l’apertura alla trasmissione della vita determinano l’essenza di quello che è chiamato matrimonio». Quindi, «Il concetto di “matrimonio omosessuale” è in contraddizione con tutte le culture dell’umanità che si sono succedute sino a oggi, e significa dunque una rivoluzione culturale che si contrappone a tutta la tradizione dell’umanità sino a oggi».
Lo spartiacque di questa rivoluzione, dice Ratzinger, è nella diffusione della pillola anticoncezionale avvenuta sul finire degli anni Sessanta. «Un evento che ha trasformato la coscienza degli uomini equiparando le varie forme di sessualità e quindi aprendo la strada ad una fecondità senza sessualità».
Quindi, papa Ratzinger auspica appunto una sana ecologia dell’uomo, che non può prescindere da un caposaldo sempre fermo nella teologia di Benedetto XVI: «o l’uomo è creatura di Dio, è immagine di Dio, è dono di Dio, oppure l’uomo è un prodotto che egli stesso sa creare. Quando si rinuncia all’idea della creazione, si rinuncia alla grandezza dell’uomo, si rinuncia alla sua indisponibilità e alla sua dignità che è al di sopra di ogni pianificazione».
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