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26.12.2024

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Basta con l’aborto dei cuccioli!
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8 Luglio 2019

Basta con l’aborto dei cuccioli!

«Dio li benedisse e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra”». Questo passaggio di Genesi 1,28 è, oggigiorno, quanto mai disatteso: a prevalere sono infatti logiche antinataliste, animaliste e ambientaliste.

Infatti, da un lato i dati Istat, oramai da qualche anno, rimandano un costante calo delle nascite, sempre più preoccupante; tuttavia, checché se ne dica, non accennano a diminuire gli aborti, che siano chirurgici o chimici (con Ru486, ma anche con le cosiddette “pillola dei 5 giorni dopo” o “pillola del giorno dopo” che, qualora vi sia stata fecondazione, hanno effetto appunto abortivo) o anche dei micro-aborti (come nel caso della spirale, che comporta il mancato annidamento dell’embrione nell’utero materno). Di contro, viviamo in un mondo sempre più attento agli animali: diverse persone oramai considerano il proprio amico a quattro zampe alla stregua di un figlio; aumentano le strutture disponibili ad accogliere animali e, soprattutto nel periodo estivo, le pubblicità contro gli abbandoni si ripetono in maniera martellante; ancora, sempre più persone decidono di non mangiare carne, pesce e talvolta anche latticini e uova per rispetto nei confronti degli animali. Oltre a questo, un costante e diffuso filone ambientalista non fa altro che ripetere, vuoi per il riscaldamento globale o per la deforestazione o per l’inquinamento o per chissà cos’altro, che – in sostanza – l’uomo è il cancro del pianeta.

Ebbene, prendendo atto di questi presupposti, Choice42, organizzazione canadese che si definisce «pro-donne, pro-bambini e pro-vita» e che si pone quali obiettivi quelli di «creare consapevolezza sull’umanità dei bambini pre-nati e fornire supporto alle donne che stanno affrontando una gravidanza non pianificata o che si occupano di problemi post-aborto», ha realizzato un video dal titolo Puppy Abortion. Come di consueto, l’argomentazione si gioca sul filo del rasoio e, con arguta ironia, mostra l’irrazionale ipocrisia di chi s’indigna per il fatto che minuscoli, piccoli cuccioli d’animale vengano strappati dalle loro madri nel silenzio generale, mentre non batte ciglio se ad essere uccisi sono invece dei “cuccioli d’uomo”.

Un ragionamento, questo, come si diceva in apertura, figlio di un tempo che ha sovvertito la gerarchia che vede al primo posto il Signore e a seguire l’uomo, creato «a Sua immagine» (Gen 1,27), e che è imbrigliato in maniera sempre più pervasiva in -ismi di matrice ideologica.

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