«Dov’è Dio di fronte a tanta distruzione e dolore?», se lo chiedono in tanti nelle zone devastate dall’alluvione, a Valencia. Fran Martínez non ha dubbi: «[…]se non lo vedi, sei molto cieco. Guardati attorno, guarda le persone che si aiutano, le persone che hanno smesso di guardarsi l’ombelico e in un fine settimana hanno alzato la testa e guardano l’altro». Ciò che la distruzione ha causato è di sicuro tanta sofferenza, (anche quella abbracciata fino in fondo da Cristo, come simbolicamente ricorda un altro fatto di questi giorni), ma ha anche mostrato ciò che vale sempre e che si può salvare da qualsiasi disastro naturale o provocato dall’uomo: l’amore per Dio e per il prossimo.
Arriva dalla Spagna una notizia diversa dalle altre che, giustamente, danno conto dei danni, delle enormi perdite in termini di vita umane e di risorse materiali: una parrocchia, quella di Catarroja, è stata preservata totalmente dai danni dell’acqua che invece nei dintorni ha travolto tutto. Per molti si tratta di un vero e proprio miracolo, per tutti un fatto che desta stupore e domande.
UN’OASI IN MEZZO ALLA DISTRUZIONE
Sulle pagine di Religion en libertad, che riprende le dichiarazioni di Blanca Llantada, si racconta di come in una delle zone devastate dalle inondazioni, in un paese coperto di fango e detriti, «la parrocchia di San Antonio de Catarroja è rimasta assolutamente intatta e completamente asciutta». È lo stesso parroco Fran Martínez a spiegare l’accaduto e ad imputarlo all’intercessione di san Pio da Pietrelcina, di cui la parrocchia aveva accolto da poco una preziosa reliquia. «Nella prima parte del video Blanca mostra la devastazione della zona e in contrasto mostra anche la parrocchia di San Antonio di Padova. ” L’acqua non ha rotto il vetro o altro, guardate come la parrocchia è rimasta completamente intatta “, sottolinea. Il sacerdote Fran Martínez lo spiega così: ” Il miracolo è che qui non è entrata acqua nella parrocchia , e questa è rimasta come un’oasi in mezzo alla distruzione, perché vedete come fuori c’è tutto e qui non c’è niente, non è entrata acqua” ». Solo due settimane prima alcuni fedeli della parrocchia erano in pellegrinaggio a Medjugorje e in quell’occasione Blanca Llantada aveva donato loro una reliquia del sangue di Padre Pio.
SALVARE IL SEME
C’è un’immagine di Guareschi che spesso viene citata per aiutare a leggere il fenomeno della perdita della fede e che usa proprio l’alluvione per mostrare sì la sofferenza che essa provoca, ma soprattutto l’indistruttibile speranza che nessun disastro può minacciare. Il Crocifisso risponde a don Camillo che chiede cosa può fare la Chiesa di fronte all’imbarbarimento degli uomini e all’inevitabile dolore che comporta che la sola cosa da fare, insieme alla perseverante fiducia nella Sua azione di salvezza, è quella che fa il contadino «[…] quando il fiume travolge gli argini e invade i campi: bisogna salvare il seme. Quando il fiume sarà rientrato nel suo alveo, la terra riemergerà e il sole l’asciugherà». Così legge i recenti e sconvolgenti fatti anche il parroco di Catarroja: ciò che sta insegnando e insieme mostrando l’alluvione con il suo carico di morte e devastazione è che quello che conta davvero e che non solo bisogna salvare ma ci salva è l’amore per Dio sopra ogni cosa e l’amore per il prossimo.
IL MONDO CAMBIA SE CAMBIA IL NOSTRO CUORE
Ricorda l’invocazione allo Spirito Santo e crede che sia proprio quella la via: un rinnovamento guidato dall’amore, quello di Dio, che rinnovi la faccia della terra. E siamo noi, creature fragili ma soccorse con infinita misericordia da Cristo, i tratti più espressivi del Creato. Preghiamo per tutti i fratelli spagnoli deceduti in queste amarissime circostanze, perché possano incontrare la dolcezza infinita di Dio; preghiamo per tutti i sopravvissuti colpiti tanto duramente dalla catastrofe perché trovino consolazione, aiuti concreti e l’occasione di riscoprire un Dio vicino e presente. Una preghiera che serve a tutti perché è fin troppo facile abbassare lo sguardo su altri beni che non siano quello supremo. E il vero peccato, alla fine, è accontentarsi. (Foto: screenshot “El Rosario de las 11 pm”, YouTube/Imagoeconomica)
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