I matrimoni aumentano dove gli stati fanno politiche famigliari. La verità sta nelle cose semplici e i dati che presentiamo ci dicono che quando i governi introducono politiche di sostegno e investimento alle famiglie, non solo diminuiscono gli aborti, ma aumentano i matrimoni e calano di divorzi. In testa a questa speciale classifica c’è – guarda caso – l’Ungheria che potremmo ribattezzare a ragione la patria delle politiche family friendly, con buona pace dei detrattori che dipingono i confini magiari come un luogo tetro e fascista. Non sembrerebbe visto il numero abbondante di nozze che si celebrano.
Per capirci: in una decade, vale a dire dal 2009 al 2019 i matrimoni sono aumentati dell’81% e del 72% dal 2014 al 2019. Un tasso che proietta il Paese di Orban non solo ai vertici della speciale classifica stilata da Eurostat, ma stacca di un abisso tutti gli altri paesi che pure registrano un aumento considerevole. Assieme all’Ungheria, infatti, in dieci anni hanno avuto un sensibile segno + Cipro (+14%), la Bulgaria (+20%), la Repubblica Ceca (+11), l’Austria (+21%), Lettonia (+46%), Estonia (+25%) e la Slovacchia (+10%). Insomma: tutti Paesi che stanno investendo sulla famiglia. E l’Italia? Per capirci il nostro Paese è tristemente a -21% mentre se si considera la variazione tra il 2014 e oggi si registra un misero 0. Non che se la passino meglio le altre grandi democrazie che costituiscono l’ossatura dell’Europa: la Spagna segna sulla decade un -5% e un +3% sul lustro 2014-2019, la Francia -10% e -4% e la Germania solo un +4%. Anche la Gran Bretagna è in calo: nel quinquennio scorso ha segnato un -2%.
Alcuni commentatori si sono chiesti le ragioni di questo exploit magiaro. Le ragioni sono prevalentemente due: anzitutto le politiche famigliari che consentono a una coppia di poter programmare la loro vita insieme senza patemi e angosce. Chi si sposa in Ungheria sa di poter contare su un sostanzioso prestito dello Stato a tassi vantaggiosissimi e a una fortissima riduzione fiscale che si azzera per i redditi da lavoro se la famiglia ha più di quattro figli.
Il secondo motivo però non è economico ed è più importante ancora: è la mentalità e la fiducia nella vita che si svela dietro questa politica. I politici ungheresi, infatti, non si vergognano di appoggiare attivamente il matrimonio che include diritti legali e premi pubblici. Un abisso se consideriamo che qui in Italia abbiamo fatto titoloni roboanti per la falsa rivoluzione dell’assegno unico chiamandola una rivoluzione mentre intanto la spostavamo al gennaio dell’anno prossimo e la svuotavamo di ogni tipo di forza economica per poter essere strutturale. Un abisso di disperazione.
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