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A Wangcun (Cina) i cattolici cinesi si oppongono alla demolizione della loro chiesa
NEWS 4 Settembre 2017    

A Wangcun (Cina) i cattolici cinesi si oppongono alla demolizione della loro chiesa

da «AsiaNews»

 

Decine di cattolici hanno cercato di fermare oggi la demolizione della loro chiesa. Come si vede dal video, i fedeli gridano “Gesù salvami!” e “Madre Maria, abbi pietà di noi!”, mentre ostacolano i lavori del bulldozer e l’operato dei poliziotti.

Il fatto è avvenuto a Wangcun, a pochi chilometri da Changzhi, nel sud-est dello Shanxi.

Per fermare la demolizione, sacerdoti e fedeli a migliaia di sono radunati attorno alla chiesa e al muro di cinta, sotto la pioggia, pregando e domandando che il Signore “renda meno duro il loro cuore e agiscano secondo la legge dello Stato che protegge la libertà di religione”.

In precedenza il governo aveva dato il permesso di restaurare la chiesa, un piccolo gioiello dei primi decenni del secolo scorso. I lavori di restauro erano già iniziati da quattro mesi, con rilevante impegno di denaro da parte dei fedeli. Ora, per motivi “urbanistici”, il governo ha cambiato e ha decretato la demolizione del monumento.

In un decreto del 25 agosto 2012, il governo della città aveva deciso di ridare indietro alla Chiesa cattolica “la vecchia cappella di Wangcun e il terreno di pertinenza”. Ma poche settimane fa, il Comitato di distretto del partito comunista, insieme al governo del distretto hanno decretato la demolizione di tutta l’area, compresi i muri e l’edificio della chiesa. Il motivo ufficiale: “Dopo la demolizione si costituirà una piazza per arricchire la vita del popolo”.

Proprio pochi minuti fa è giunta la notizia che il governo della città ha fermato la demolizione, nel tentativo di risolvere la situazione.

Su una popolazione di quasi 3,5 milioni, i cattolici di Changzhi sono oltre 50mila, serviti da 47 sacerdoti. Nella diocesi ci sono oltre 60 chiese e cappelle.