“Padre Tinder”, potrebbe essere ribattezzato Fernando Cuevas, sacerdote spagnolo di Valencia: ha all’attivo 280 matrimoni e 0 divorzi. Riceve quasi 100 richieste giornaliere di cattolici che cercano una persona con cui condividere un progetto di vita e.… li fa incontrare! Molti di loro, infatti, si sono conosciuti dopo aver inviato un messaggio WhatsApp al Padre in questione, indicando la loro età, altezza, interessi, difetti e grado di impegno nella Chiesa. Una semplice descrizione che li rende candidati a incontrare un altro cattolico con gli stessi interessi e che vive nella stessa città.
Tutto è iniziato 14 anni fa, quando don Fernando stava passeggiando in compagnia di un giovane cattolico praticante di nome Salva e un gruppo di donne, anch’esse cattoliche, gli si sono avvicinate per salutarlo. Salva si è mostrato interessato nei confronti di una delle ragazze e ha chiesto al prete di presentargliela, dopo qualche mese appena, i due si sono sposati così don Fernando ha iniziato la sua “carriera” da “Stranamore digitale”.
In un primo momento il sacerdote si limitava a seguire i giovani per la direzione spirituale, ma dopo diversi anni si è reso conto che il comune denominatore tra tutte le storie che incrociava era la sete d’amore: «Questo nasce da un bisogno che ho rilevato 14 anni fa. Un bisogno tremendo di trovare un partner cattolico. Perché se fallisce la base, fallisce tutto», ha sottolineato.
Il don ha spiegato anche, in base alla sua esperienza, la difficoltà e l’importanza nel trovare, per i giovani single, un partner veramente cattolico: «Le persone che sono molto impegnate nella loro fede cercano qualcuno che sia come loro. Non è qualcosa di secondario che non ha importanza, è qualcosa di fondamentale. Ma la società è molto secolarizzata e la gente ha una tremenda ignoranza religiosa e mancanza di interesse. Non hanno interesse per le cose di Dio perché non sono stati educati in questo modo. Quelli che invece vogliono vivere la loro fede vi attribuiscono grande importanza e vogliono trovare qualcuno che sia così».
Padre Fernando sostiene che un fidanzamento basato sugli ideali cristiani costituisce una base solida per un matrimonio felice e duraturo. Una base cementata da confessioni, direzioni spirituali e vita sacramentale, tutte cose che aiutano ad avere uno sguardo verticale anche sul matrimonio, perché la sua riuscita verrà vista, non come un successo meramente umano, ma soprannaturale: «Sono persone che si sposano con l’idea della missione: Cristo. Obiettivo: la Sacra Famiglia di Nazareth» – ha spiegato il sacerdote – «il prototipo della nostra vita, il modello del nostro matrimonio, della nostra famiglia, è la casa di Nazareth».
Inoltre, sostiene che tutti i lati caratteriali più spigolosi possono essere modellati attraverso la frequenza dei sacramenti: «In linea di principio partono avvantaggiati perché sono abituati a non pensare solo a sé stessi, ma a chiedere perdono e ad ascoltare» – il riferimento di padre Cuevas è soprattutto al contesto del sacramento della penitenza e alla direzione spirituale in cui si svilupperebbero questi atteggiamenti.
Il segreto è «una persona che ne sposa un’altra determinata a servirla per sempre, ad incoraggiarla, ad amarla, a innamorarsene, a dimenticarsi di sé stesso» e questo tipo di matrimonio «è molto difficile che fallisca perché in entrambi c’è un’ottima materia prima». È un tipo di amore, insomma, sottolinea padre Fernando, che riflette quello di Cristo. In questo senso, il sacerdote considera la sua una vera e propria opera di evangelizzazione, perché finalizzata alla trasmissione della fede di generazione in generazione (Fonte foto: facebook)
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