Venti anni fa, nel maggio 1999, usciva il primo numero del Timone, a quel tempo bimestrale, di sole 20 pagine e con una tiratura di 3.000 copie. Da allora, ne è passata di acqua sotto i ponti. Ma se qui ricordiamo soltanto di sfuggita quanto è accaduto in questo arco di tempo, è solo per sostanziare con i fatti – con la nostra storia – la già ferma convinzione che tutto il bene che è stato compiuto ha la sua origine nella bontà della Provvidenza. Infatti, mai un gruppetto di giovani sconosciuti, inesperti, del tutto a digiuno di giornalismo e di capacità imprenditoriali sarebbe stato capace, da solo, di dare vita – autofinanziandosi – alla prima redazione e ai primi numeri stampati.
Tranne l’entusiasmo e la convinzione che fosse giunto il momento di creare uno strumento cartaceo per aiutare ad approfondire le ragioni della fede cattolica e difenderle dagli attacchi e dalle contestazioni, mancava tutto: un editore, un distributore, competenze, sponsor, e a tutto ciò s’aggiungeva la decisione di non “vendere” pagine alla pubblicità. Come riuscire in questa impresa, se non invocando con la preghiera l’intervento di “Forze superiori”? La Provvidenza si è servita di migliaia e migliaia di lettori, abbonati o occasionali, di generosi benefattori, di giornalisti prestigiosi, di una redazione affiatata per realizzare quello che oggi è Il Timone.
Tocca ora volgere lo sguardo al futuro. Ci aspettano – come quelli appena trascorsi, d’altronde – tempi difficili. Talvolta si ha l’impressione di sembrare dei “fossili” umani, che ancora credono alla possibilità di mostrare, con la ragione e quindi con argomenti, che Dio esiste; che Gesù merita di essere ascoltato, amato e seguito; che la Chiesa vera è una sola, quella cattolica; che sulla storia della Chiesa si raccontano una quantità industriale di menzogne. Si ha spesso l’impressione di essere quei superstiti di una pattuglia – lo ricordava il nostro Mario Palmaro – trasportata con un elicottero oltre le linee nemiche nella giungla e lì semplicemente dimenticata.
Se ciò è vero tuttavia non è sufficiente a farci demordere. Riccardo Cascioli che ha diretto il Timone dopo di me, e Lorenzo Bertocchi che è l’attuale direttore, i collaboratori e soprattutto voi lettori che ci seguite con impareggiabile amicizia mi offrite l’umana speranza che la nostra rivista ha ancora un lungo percorso davanti a sé, ha ancora una missione da portare a compimento.
Per questo come sapete abbiamo pensato di celebrare questi 20 anni insieme a voi con una grande festa, il prossimo sabato 30 novembre alla Casa Cardinale Ildefonso Schuster in via Sant’Antonio 5 a Milano. Sarà un momento per incontrarci, conoscerci, stringerci la mano e soprattutto per essere tutti protagonisti dell’avventura del Timone che senza voi non esisterebbe. Contiamo sulla vostra presenza.
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