In agosto è morto il più famoso oppositore del regime comunista sovietico. Con la sua opera letteraria aveva fatto conoscere nel mondo la realtà dei Gulag.
Ma seppe denunciare anche quel "mondo in frantumi" dominato dal relativismo.
La morte di Aleksandr Solženicyn ha riportato alla luce la sua grande figura, affossata e dimenticata per decenni. Proprio ora diventa quanto mai urgente comprenderne il valore, se non si vuole dissipare il lascito di un uomo che ha avuto un ruolo fondamentale nella comprensione del XX secolo.
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