IL TIMONE n. 86 – anno 2009 –
«Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umiLe e alta più che creatura,
termine fisso d’etterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ‘l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’etterna pace
così è ,germinato questo fiore.
Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuoI grazia e a te non ricorre
sua disïanza vuoI volar sanz’ali.
(DANTE ALIGHIERI, PARADISO, XXXIII)
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