Sono passati cinquant’anni da quel 22 luglio 1968 in cui Giovannino Guareschi moriva a Cervia, con il suo grande cuore che si fermava in riva al mare di Romagna. Forse stanco per aver battuto alla grande attraversando, in compagnia di due inconfondibili baffi neri, le vicende personali del suo padrone e quelle storiche che lo stesso padrone aveva contribuito a suo modo a scrivere e a raccontare.
Ci manca Giovannino a noi del Timone. Anche se lo abbiamo sempre qui davanti, grazie ai suoi scritti e ai suoi disegni che ogni tanto leggiamo e rimiriamo per tenere alto il morale e non perdere il sorriso. Lo ricordiamo con questo dossier per osservarlo un po’ da tutti i lati, quello del padre innanzitutto, poi come giornalista, scrittore e soprattutto come cristiano cattolico di gran fattura. Un uomo libero perché cristiano e cristiano perché davvero libero.
Ne parlano con il Timone Alberto Guareschi, Paolo Gulisano, Egidio Bandini, Guido Conti e Massimo Vacchetti…
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