Che la religione e il cristianesimo siano in crisi, ormai, è quasi un mantra. Un tormentone, un dogma che non è discutibile sotto nessun punto di vista. Anche perché, in effetti, la povertà di vocazioni e lo svuotamento delle chiese – per non parlare dell’ignoranza religiosa dilagante, registra anche dal Timone nell’indagine esclusiva pubblicata nel numero di luglio/agosto della rivista – sono un fenomeno tristemente reale. Su questo non ci piove e sarebbe inutile tentare delle acrobazie argomentative di qualsivoglia natura.
Tuttavia, c’è un settore dove il sacro sembra non essere in crisi. Ed è il settore dove, onestamente, uno meno se lo aspetterebbe probabilmente: quello dell’e-commerce. Lo testimonia lo straordinario successo di Holyart, impresa – rigorosamente italiana, è bello sottolinearlo – che vanta il più grande hub logistico di articoli religiosi d’Europa, fa consegne in 160 Paesi e il fatturato sale. A capo di questo colosso c’è Stefano Zanni, che non è esagerato ritenere oggi il Jeff Bezos del sacro. Per il Timone, Paola Belletti è stata da lui e lo ha incontrato, realizzando una gran intervista che mostra come si possa avere successo restando uomini di fede; o forse come il vero successo sia esattamente quello.
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