Chi era davvero Benito Mussolini e com’è riuscito ad organizzare il partito fascista, passando in poco tempo da agitatore politico addirittura a capo del governo italiano? La sua ascesa fu dovuta solo al suo carisma e alle circostanze storiche favorevoli, oppure determinati aiuti economici anche internazionali furono decisivi nell’agevolarla? Benché il Duce sia al centro di molta pubblicistica, a simili quesiti raramente viene offerta una risposta convincente; anzi, spesso non vengono neppure affrontati.
Chi invece a provato ad indagare questi aspetti oscuri sulle origini del Ventennio è il giornalista e storico Giovanni Fasanella, il quale, attraverso documenti d’archivio per la prima volta accessibili, ha potuto ricostruire una storia nella storia – quella dei finanziamenti inglesi al futuro Duce – rimasta a lungo segreta e confluita nel suo volume Nero di Londra (Chiarelettere, 2022), scritto insieme al collega Mario J. Cerghino. Marco Luscia ha intervistato Fasanella, ricostruendo anche per il Timone gli aspetti principali della ricerca del giornalista.
Così, leggendo il lungo approfondimento di Luscia, i lettori possono scoprire da vicino un “Mussolini segreto”, del tutto assente nelle antologie ma molto utile a comprendere come, per un periodo tutt’altro che breve, le potenze straniere hanno direttamente appoggiato il suo operato. E non solo il suo, ovviamente. Accompagna l’articolo anche una piccola ricerca storica su piazzale Loreto, dove come noto il Duce venne esposto al furore della folla ma dove, forse, la “macelleria messicana” di quel 29 aprile 1945 era stata sinistramente pianificata…
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