Solidità e anzi crescita vocazionale, amore per la liturgia nel suo splendore e nella sua storia bimillenaria, fedeltà al magistero della Chiesa, spirito contemplativo e impegno in difesa della vita e della famiglia: per tutte queste cose il cattolicesimo francese dell’anno Domini 2018 è debitore non poco nei confronti di Gérard Calvet (1927-2008), fondatore e primo abate del monastero benedettino di Le Barroux, in Provenza, figura carismatica anche nel risvegliare la sensibilità pro vita in Francia e tra l’altro diretto ispiratore del primo pellegrinaggio Parigi-Chartres.
Nato a Bordeaux in una famiglia di agiati vignaioli, Gérard dopo il servizio militare entrò a 23 anni nel monastero benedettino di Madiran, la cui comunità si trasferì poco dopo nel monastero di Notre-Dame di Tournay. Dopo un’esperienza in Brasile, per prendere parte a una nuova fondazione benedettina, nel 1968 fece ritorno in Francia, incontrando difficoltà ad accettare le innovazioni introdotte nella liturgia e nella disciplina ecclesiastica. Chiese di allontanarsi da Tournay per un certo tempo…
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