L’autorevole teologo della liturgia, Inos Biffi, osserva che: «non mancano improvvidi maestri ad insegnare che il “sacro” non esiste più, che il culto “in spirito e verità” ha superato il concetto di musica, di arte, di linguaggio “sacro”: il risultato è una deprimente secolarizzazione, sono quelle eucaristie sociologiche, di una monotonia insopportabile, dove il linguaggio, diventato “concreto”, “impegnato” ed ecumenicamente diluito, serve solo a informare sui bisogni dell’uomo, a declamare le sue imprese o quelle divine a misura umana, a ripetere ovvietà, e non invece a elogiare il dono della grazia e a proclamare gli eventi della redenzione. La questione vera è quella di riscoprire la res,...