Tra la fine del primo secolo e l’inizio del secondo il cristianesimo si stava già diffondendo in modo dirompente nelle terre dell’Impero Romano. Il fenomeno cominciava a preoccupare le autorità, anche perché minava la religione di Stato, cioè il paganesimo, che attraverso il culto della dea Roma e del divino Imperatore permetteva di mantenere il controllo di popoli molto eterogenei. I governatori locali avevano cercato di arginare la nuova fede nell’unico Dio fatto uomo, ma i loro mezzi, anche se spesso feroci, non ottenevano i risultati sperati. Plinio il Giovane, governatore attorno al 111-113 della Bitinia (attuale Turchia...