Una domanda che, ovviamente, rischia di sembrare quella di un presuntuoso o di un ingenuo. Eppure, proviamo a porcela, con doverosa umiltà: quali sono, per quanto possiamo scorgere, i piani del Dio cristiano sul mondo?
Davvero, come è stato creduto senza esitazione per tanti secoli, dobbiamo farci strumenti perché tutte le genti riconoscano – in modo esplicito – la verità del Vangelo, ne accettino le conseguenze sociali e morali ed entrino infine a far parte della Chiesa cattolica, riconoscendo il magistero universale del Successore di Pietro?
Questa prospettiva è stata indiscussa sino alla fine del pontificato di Pio XII.
Ma poi, non solo il ...