giovedì 21 novembre 2024
  • 0
   
il Timone N. 131 di Marzo 2014

L’altare di Isenheim, nell’abisso della salvezza

Questo capolavoro del XVI secolo è la più straordinaria “macchina liturgica” che si conosca. Eccezionale commento agli episodi centrali della storia della Salvezza, nacque per confortare e dare speranza ai malati

Divenne famoso col nome di Grünewald (ndr: che in italiano vuol dire, all’incirca, vegetazione-foresta che rinverdisce) il pittore tedesco del XVI secolo, Matthias Nathart Gothart. Lo aveva chiamato così, per la prima volta nel 1629, Von Sandrart (pittore e storico dell’arte), ricorrendo a un termine che nella predicazione di allora veniva usato per indicare la Redenzione di Cristo la quale, appunto, tutto rinverdisce.

La chiesa degli Antoniti

Per leggere l’articolo integrale, acquista il Timone di Marzo.
Acquista una copia de il Timone in formato cartaceo.
CARTACEO
Acquista una copia de il Timone in formato digitale.