Regia di Leo McCarey
con Bing Crosby, Barry Fitzgerald.
1944 – 125 minuti – bianco/nero
Buoni sentimenti
Ammetto che mi amareggia molto vedere come sia sul grande che sul piccolo schermo vengano mostrati, nella grandissima maggioranza delle volte, i personaggi che appartengono al mondo del clero: figure quasi sempre negative, con caratteri meschini, prive di ogni personalità. Potrebbe far piacere, allora, andare e rivedere un vecchio film che ha come protagonista Bing Crosby nel ruolo di un giovane sacerdote con la passione della musica.
Mi riferisco a “La mia via”, una pellicola che nella sua semplicità (che non vuole assolutamente dire banalità) è perfetta. In modo molto superficiale, la si potrebbe definire un concentrato di buoni sentimenti che vengono però mostrati raccontando una storia dove la generosità, la comprensione, l’aiuto reciproco, il sacrificio e la speranza diventano gli elementi e il modo per affrontare il quotidiano.
Viene così affiancato al fattore umano, fatto di simpatia e di quant’altro, un contenuto di valori su cui poggia la vita a prescindere dall’abito che si porta, che risultano per questo essere fondamentali e universali. Alla fine ci si accorge che, seppur in tempi così lontani da noi, viene raccontata una normalità che può benissimo appartenere ad ognuno di noi, proprio perché cambiano i tempi ma non i mezzi con cui la si può affrontare. Il film ebbe uno straordinario successo di pubblico e molti premi, tanto che lo stesso Pio XII volle incontrare Bing Crosby per complimentarsi sia dell’interpretazione che dello splendido servizio svolto a favore della Chiesa.
IL TIMONE N. 87 – ANNO XI – Novembre 2009 – pag. 63