È necessario “conoscere” Dio per salvarsi l’anima. E allora un ateo che nega il suo Creatore?
La dottrina di san Tommaso, arricchita dal Concilio Vaticano II. Ma tutto si fonda sulla Bibbia
Come è noto, il Concilio Vaticano II parla di una possibilità di salvezza anche per coloro che non giungono ad una conoscenza “esplicita” di Dio: il che fa ovviamente pensare ad una conoscenza “implicita”. Ma cosa intende esattamente il Concilio con tale espressione, nuova nella storia degli insegnamenti magisteriali...