Due vite, eppure una. Jocelyne Khoueiry dell’azione e del pensiero, della guerra e della pace, del possibile e dell’impossibile. Jocelyne è stata singolare voce femminile di autorevolezza, profondamente cristiana e altrettanto araba. Niente a che vedere con le donne mediorientali proposte dal carrozzone mediatico. Scrivere di lei significa accettare che molti opposti si tocchino e sapere di non poter disporre di adeguate parole. Tuttavia, una sorta di dovere s’impone, affinché permanga viva l’icona della sua memoria.
Due vite. La prima sembra nascere da una famosa fotografia, dove appare in uno scenario di guerra metropolitana. Con tutta la bellezza e l’energia dei vent’anni, Jocelyne è appostata alla saracinesca di un edificio. Imbraccia un fucile d’assalto, convintamente diretto verso un punto nemico. Le compagne dietro, pronte a coprirle le spalle. Una tensione…
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