Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti dove sta andando a parare il cosiddetto progressismo cattolico: per la solita eterogenesi dei fini, esattamente dove dice di non voler andare. Alla trasformazione della religione cristiana in un instrumentum regni. Sì, perché si comincia con le solite buone intenzioni di cui sono lastricate le vie di un certo posto, si comincia col voler depurare dalle incrostazioni la fede, riportare la stessa alla purezza originaria, eliminare gli orpelli e le sovrastrutture accumulatisi nei secoli, ridurre all’essenziale. E si finisce col rimanere senza niente, senza a...