Ha 23 anni, è bionda, giovane, bella e su Instagram – dove conta oltre 11.000 follower – si definisce «influencer per la vita», dove con “per la vita” ovviamente s’intende che combatte l’aborto. Uno scandalo per un mondo, soprattutto quello virtuale, dove la maggior parte dei profili con grande seguito, almeno nel nostro Paese, è di fatto costituito da personaggi totalmente allineati al potere dominante e ben sintonizzati sul politicamente corretto. Ecco perché è difficile non notare Anna Bonetti. Dallo scorso marzo ha iniziato quello che lei stessa definisce il suo «attivismo pro life», l’abbiamo raggiunta al telefono per un’intervista.
Come è cominciato questo tuo impegno?
«Sono sorda profonda dalla nascita, posso sentire grazie ad un impianto cocleare che viene installato per mezzo di un intervento chirurgico che io ho subito da bambina. Ho sposato l’attivismo pro life quando mi sono resa conto che anche i bambini sordi come me possono essere abortiti per mezzo della diagnosi prenatale e alcuni di loro vengono abortiti proprio per questo. Sono portatrice del gene…» (per leggere l’intervista integrale acquista il Timone o abbonati)
Sarà tra i protagonisti della Marcia per la Vita che si svolgerà a Roma in Piazza del Popolo il prossimo 22 maggio. Sul Timone di questo mese anche l’invito di Virginia Coda Nunziante, presidente del Comitato Marcia per la Vita, ad essere presenti al più importante evento pubblico pro life dell’anno.
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