Il libro
L’opera di Tornielli ripercorre tutte le tappe della vita di Giovanni Battista Montini, a partire dalla nascita nel 1897 a Concesio, a pochi chilometri da Brescia. Qui ci sono le radici del futuro Pontefice e qui trascorre infanzia (1897-1908) e giovinezza (1909-1919), educato in una famiglia importante per il mondo cattolico, essendo stato suo padre, Giorgio, uno dei principali dirigenti del movimento cattolico bresciano, con il beato Giuseppe Tovini, e poi anche nazionale.
Le sue radici non verranno dimenticate dopo l’ordinazione sacerdotale, avvenuta il 29 maggio 1920, quando Montini viene chiamato a lavorare nella diplomazia pontificia, per poi diventare assistente della Fuci, la Federazione degli universitari cattolici (1924-1933) e quindi Sostituto alla Segretaria di Stato, incarico che manterrà dal 1934 al 1945 con i Papi Pio XI e Pio XII, prima di essere nominato da quest’ultimo pro-segretario di Stato (1946-1954).
Tornielli dedica numerose pagine al lavoro svolto da Montini nella diocesi ambrosiana, della quale era stato nominato vescovo nel 1954, esperienza pastorale che mancava al diplomatico e all’intellettuale che, dopo pochi anni, sarebbe stato chiamato a guidare la Chiesa universale, in seguito alla morte del beato Giovanni XXIII, nel 1963. In questo anno, comincia appunto l’ultima e più significativa missione di Montini, e comincia con il difficile compito di portare a conclusione il Concilio Vaticano II, l’evento più importante della Chiesa del XX secolo, che richiedeva una grande prudenza pastorale.
Concluso il Concilio, Paolo VI guiderà la Chiesa sulla strada di una “nuova evangelizzazione” di un mondo oppresso dalle guerre, dalla povertà di molti popoli e da uno sfrenato desiderio di escludere Dio e la sua legge dalla vita pubblica.
Così, nell’anno simbolo di questa ribellione, il 1968, il Papa scriverà l’enciclica Humanae vitae che gli scatenerà contro tutto il mondo “politicamente corretto”, compreso quello cattolico, costringendolo a un decennio, l’ultimo, di autentica solitudine. Dieci anni segnati dall’inizio dell’applicazione della riforma liturgica voluta dal Papa, ma anche dalla dolorosa penetrazione del “fumo di Satana” nel corpo della Chiesa, dall’esito del referendum popolare che confermò la legge divorzista in Italia, nel 1974, dalla diffusione del terrorismo che sfocia nell’omicidio di Aldo Moro, antico amico di Montini.
È il 1978, l’anno in cui muore anche il Papa, dopo aver sopportato l’ultimo grande dolore in seguito all’approvazione della legge abortista.
L’importante opera di Tornielli, che raccomandiamo ai lettori del Timone, è accompagnata da un ampio apparato di note e fonti anche inedite, oltre che da un’ampia bibliografia.
IL TIMONE N. 85 – ANNO XI – Luglio/Agosto 2009 – pag. 55
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