Per gentile concessione pubblichiamo alcuni stralci dell’intervento che il cardinale Giorgio Marengo ha tenuto al “XVI corso su esorcismo e preghiera di liberazione”, organizzato dall’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e dal Gris (Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa), che si è tenuto a maggio 2022 a Roma.
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Vorrei accompagnarvi idealmente in Mongolia, dove si svolge il mio ministero episcopale, e proporvi alcune riflessioni legate a tale contesto. Alcuni dati essenziali: i cattolici sono in tutto 1.400, su una popolazione totale di 3.200.000 abitanti; la religione maggiormente praticata è il buddhismo, nella sua forma tibetana, che mescolandosi con il sostrato religioso preesistente ha dato vita a una tradizione piuttosto singolare, che gli esperti del settore definiscono “buddhismo mongolo”.
Storicamente, prima che il Dharma si diffondesse in questa parte interna del plateau centro-asiatico, era lo sciamanesimo il principale riferimento religioso dei mongoli; e lo è ancora adesso, se si pensa che da una recente statistica risulterebbero esserci almeno 10.000 sciamani ufficialmente registrati nella sola città di Ulaanbaatar. Ebbene, in tale contesto…
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