Nella percezione comune, l’evento natalizio è sempre più visto – oltre che comune occasione per scambiarsi dei doni – come una situazione tipicamente infantile, propria dei più piccoli e, in definitiva, molto ingenua e da vivere alla leggera. Ebbene, come i cristiani bene sanno, questo è un modo totalmente superficiale e parziale di guardare al 25 dicembre.
Sul dossier del numero del Timone 223 Francesco Agnoli spiega infatti come la nascita di Gesù, ben lungi dall’essere dettaglio storico marginale o cosa cara solo a più semplici, sia stato un evento storico fondamentale per l’affermazione dei diritti, a partire da quelli dei bambini; allo stesso tempo si segnala come oggi il secolarismo imperante abbia serie difficoltà, accecato dalla sua superbia, a vivere il Natale e non solo.
Eppure, sottolinea con una sua profonda riflessione padre Serafino Tognetti, solo se si riscopriamo umili e piccoli, come in effetti furono i pastori davanti a Gesù Bambino, ci può essere dato il privilegio di incontrarlo; perché è in quel linguaggio – e non in quello dei sapienti – che Dio ha scelto di esprimersi e rivelarsi incarnandosi.
Nel dossier, poi, sono raccolte le testimonianze del più bel Natale vissuto da bambini di tante personalità; quelle dell’educatore Franco Nembrini, di Alberto Guareschi figlio del mitico Giovannino, di Suor Anna Monia Alfieri, dell’attrice Beatrice Fazi, del leader del Family Day Massimo Gandolfini, della giornalista e conduttrice tv Eva Crosetta, del critico d’arte Vittorio Sgarbi e del regista Pupi Avati.
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