Lo straordinario film Oppenheimer del regista Christopher Nolan ha riscosso un raro successo di critica e di pubblico, riaccendendo i riflettori sulla storia ma anche sui rischi della bomba atomica e di un conflitto nucleare. D’accodo, ma quanto sono attuali, oggi, quei rischi – alla luce dei nuovi equilibri globali e della guerra che, da oltre un anno, insanguina l’Ucraina, con un grande braccio di ferro tra Nato e Russia?
Per rispondere a questi ed altri interrogativi, il Segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha rilasciato una intervista esclusiva al direttore Lorenzo Bertocchi in apertura del Primo piano del Timone ottobre; si tratta di una intervista preziosa, in cui vengono denunciati i pericoli di un «mondo che pare regredito in una nuova Guerra Fredda». A seguire, Roberto Vivaldelli ha raccolto sui rischio d’un conflitto nucleare le opinioni di Stephen D. Bryen, già vice sottosegretario alla Difesa degli Stati Uniti, e del colonnello Douglas Macgregor.
Davide Malacaria sottolinea invece come dal conflitto Ucraina ad una Terza Guerra Mondiale il passo sia sempre più breve, mentre Francesco Agnoli racconta la storia di J. Robert Oppenheimer e degli altri padri di ordigni micidiali, diversi eppure accomunate da una eclissi spirituale in favore dell’ambizione e della spregiudicatezza individuale – salvo poi portare a dei rimorsi di coscienza. Chiude il Primo Piano una bella meditazione di Mauro Giuseppe Lepori, abate generale dell’Ordine cistercense, su Takashi Paolo Nagai, medico giapponese che sopravvisse al bombardamento di Nagasaki.
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