Nell’inverno demografico che sta attraversando l’Occidente, l’immigrazione ci viene presentata come la panacea di tutti i mali. Se gli europei non fanno più figli – è il ragionamento -, e occorrono forze fresche per svolgere professioni che richiedono manodopera o lavoratori per sostenere il sistema previdenziale, la soluzione più semplice e alla portata di mano è importare manodopera straniera.
Le motivazioni di carattere economico sono preminenti per comprendere l’aumento esponenziale dell’immigrazione nei Paesi occidentali negli ultimi anni, ma non si può trascurare un’analisi di carattere socio-culturale per approfondire una visione volta non solo a mettere in discussione, ma a sovvertire l’intero impianto valoriale su cui si fonda la nostra società, in nome del cosiddetto “multiculturalismo”… (per leggere l’articolo integrale acquista Il Timone o abbonati)
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