Martin Mosebach è senza dubbio uno tra gli scrittori tedeschi più importanti dei giorni nostri. Lo dimostra sia la grande varietà della sua produzione – ha scritto romanzi, racconti, poesie, libretti per opera e saggi su arte e letteratura, reportage e argomenti religiosi, storici e politici -, sia i numerosi premi che ha conseguito, tra cui quello della Fondazione Konrad-Adenauer-Stiftung del 2013. Inoltre, tra i meriti di Mosebach c’è quello di seguire con particolare attenzione il tema della liturgia e della fede.
A questo proposito, sul nuovo numero di Timone i lettori possono leggere la lunga intervista esclusiva fatta a questo intellettuale da Matteo Andolfo, e tradotta da Leonardo Allodi. A partire da quanto scritto in tanti suoi libri, come Eresia dell’informe. La liturgia romana e il suo nemico (Cantagalli, 2023), in questa intervista Mosebach esamina la situazione di crisi in cui versa in Occidente la Chiesa, mettendo in luce il grande influsso che in questo processo ha la decadenza liturgica e il fatto che oggi tanti teologi, di fatto, ignorino «che cosa sia la Messa».
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