Il Timone n. 128 – anno 2013 –
«Il fatto è che oggi il termine “preconciliare” ha assunto un significato nuovo, che tutti accettano senza discutere: se indosso una casula in poliestere, celebro messa con un calice di legno, interrompo la liturgia con frequenti didascalie, evito il più possibile di fare il segno della croce e mi compiaccio di far partecipare i fedeli con l’ultima melodia orecchiata al festival di Sanremo, allora sono un perfetto figlio del Concilio. Siccome invece mi ostino a preferire l’organo alla chitarra, il canone romano alla preghiera eucaristica V e oso persino di tanto in tanto cantare il prefa...