Nacque 300 anni fa a Venezia. Scrisse più di 150 opere, dominate dal ritmo indaffarato di una borghesia agnostica e godereccia. Aderì alla Massoneria e soffriva di depressione. Quasi il sintomo di quella società empia e nevrotica che i giacobini stavano costruendo.
Negli ultimi decenni, qualsiasi teatro italiano ha avuto “in cartellone” certi autori e certe opere dominanti: anche se le mode ideologiche si succedono (Brecht, per esempio, è scomparso dai palcoscenici) e i classici si affermano: Sofocle, Shakespeare e Pirandello soprattutto. Nell&r...