Grande successo delle Giornate regionali del Timone. Tanti lettori e abbonati da Toscana, Emilia Romagna, Piemonte e Liguria hanno partecipato ad un momento di preghiera, di formazione, e di festa. Una esperienza da ripetere…
TOSCANA
Sabato 18 settembre si è svolto a Staggia Senese il 2° Giorno del Timone della Toscana, che ha visto una nutrita partecipazione di pubblico. Al mattino la Messa pontificale celebrata dal Vescovo di Volterra, mons. Alberto Silvani, ha dato il via alla giornata. Il pomeriggio si è aperto con una interessante conferenza su “L’attualità della battaglia apologetica”, tenuta da Massimo Introvigne, Direttore del Cesnur, Vice-responsabile nazionale di Alleanza Cattolica e collaboratore del Timone.
Il culmine della giornata è stato senz’altro la consegna del premio “Viva Maria” al Prof. Antonino Zichichi, fisico di fama mondiale e presidente della Federazione Mondiale degli scienziati. Nella dissertazione che ha preceduto la consegna del premio, l’illustre fisico ha sottolineato il rapporto di amicizia tra scienza e fede. Ha poi sostenuto la non scientificità della teoria evoluzionista in quanto priva di sufficienti prove scientifiche e di una solida base matematica. Alla fine della testimonianza, il direttore del Timone, Gianpaolo Barra, ha consegnato allo scienziato il Premio “Viva Maria”, offerto dalla “Fondazione Fides et Ratio”, che sostiene il Timone, donando all’illustre ospite una perfetta riproduzione della Madonna del conforto di Arezzo. Evidente il motivo che ha spinto gli organizzatori a chiamare “Viva Maria” questo premio: come ai tempi di Napoleone, è in atto un attacco alla fede cattolica. Ora come allora c’è bisogno di un forte movimento di popolo che reagisca e difenda la Chiesa da questi attacchi. Ecco la motivazione del premio: «Al professore Antonino Zichichi, scienziato: perché, come i Viva Maria dell’insorgenza toscana, eroici testimoni della fede, anch’egli, durante una lunga e fruttuosa attività di scienziato, tutt’ora felicemente in corso, ha saputo donarci una testimonianza luminosa e forte della fede cattolica».
Un lunghissimo applauso ha concluso infine la premiazione, segno di affetto sincero nei confronti del professore per la chiarezza nell’esposizione e per la fiera testimonianza cristiana. Questa giornata ha visto la partecipazione di oltre seicento persone. Il Giorno del Timone è ormai uno dei più grandi eventi culturali della Toscana e si pensa già all’organizzazione della terza edizione che è prevista il terzo sabato di settembre. (don Stefano Bimbi)
EMILIA ROMAGNA
La V edizione del “Giorno del Timone” per l’Emilia Romagna si è svolta sabato 25 settembre, con la partecipazione di parecchie centinaia di lettori e loro amici.
In mattinata, è stata celebrata, grazie a Don Alfredo Morselli, parroco combattivo dell’entroterra bolognese, la santa Messa in rito romano antico, cantata dal coro del Cenacolo di Rimini, guidati da Alfonso Panarisi. Per molti, probabilmente, è stata la prima volta! Il “rito antico” ha una sua bellezza, reintroduce il silenzio prolungato e la necessità di inginocchiarsi a lungo e soprattutto permette al celebrante di pregare rivolto “al Signore”, senza essere continuamente distratto. «La sensazione è che il tempo si dilati e che si possa davvero dialogare con Dio, con calma», ha scritto Simonetta Delle Donne, cara amica del Timone.
Nel pomeriggio, ha svolto la sua relazione il saggista Rino Cammilleri, combattivo apologeta, che sul Timone tiene l’apprezzata rubrica “Il Kattolico”, che ha esposto il frutto dei suoi studi che hanno prodotto, in lunghi anni di riflessione, il libro intitolato “Dio è cattolico?” (Lindau). Cammilleri ha affrontato un tema delicato, preoccupandosi di «porgere bene anche quelle verità che possono risultare sgradevoli a qualcuno ». È stato questo anche il principio al quale egli si è attenuto nella conferenza, che è stata accattivante e assai piacevole. Il conferimento del premio Fides et Ratio al vaticanista Andrea Tornielli ha consentito al giornalista di raccontare la sua esperienza, specialmente in qualità di accompagnatore dei viaggi degli ultimi pontefici, Nell’ultimo viaggio nel Regno Unito, che molti, a torto, temevano sarebbe stato un insuccesso, Papa Benedetto XVI non si è sottratto alla sfida, rispondendo anche alle domande più insidiose, per esempio quelle sui preti pedofili. Il Pontefice ha insistito su tre parole che debbono essere tenute presenti nella vita della Chiesa: penitenza, purificazione e trasparenza.
PIEMONTE E LIGURIA
Il 9 ottobre, al Colle don Bosco (AT), nel luogo dell’infanzia del Santo oggi dominato da un imponente tempio e da un grande centro salesiano, organizzata dai gruppi “Amici del Timone” di Chieri (TO), Rivarolo Canavese (TO) e Biella, si è svolta la seconda Giornata regionale del Timone per il Piemonte e la Liguria. Oltre cento i partecipanti. Forse sarebbero stati di più se non si fosse verificato un disguido nella comunicazione, che servirà da esperienza per gli incontri futuri.
Spiegamento di bandiere e poster del Timone. Banchetti delle case editrici Fede & Cultura e Alleanza Cattolica, che esponevano le rispettive pubblicazioni.
Alle ore 11, la santa Messa celebrata dal rettore del santuario don Sergio Pellini, che nell’omelia esortava all’adesione interiore e pratica ai contenuti del Magistero della Chiesa. Poi, per il pranzo, tutti presso il ristorante “Mamma Margherita”.
Nel pomeriggio, nel bel teatro del centro salesiano, il saluto di Gianpaolo Barra, seguito dalla conferenza di Mario Palmaro sul tema: “Cultura della vita e cultura della morte”. La cultura della morte è in espansione – affermava il relatore – perché, quando essa si impossessa delle leggi dello Stato, inevitabilmente diventa mentalità comune. Allora il male è percepito come bene e il bene come male. L’uomo arriva a sentirsi padrone della vita invece di servirla.
Dopo la conferenza, era il turno di Francesco Agnoli e della sua calorosa difesa del Cristianesimo e della Chiesa: altro che oscurantismo! La cultura della vita, il rispetto della persona, la scienza, le università, gli ospedali sono nati in Occidente e non altrove perché è qui che il Cristianesimo ha inciso con la sua dottrina e con il suo esercito di santi. E quando anche qui ha preso il sopravvento la cultura della morte, ciò è accaduto perché il Vangelo è stato dimenticato e combattuto (Nazionalsocialismo, Comunismo, etc.). Ascoltando la sua appassionata apologia, abbiamo avuto la conferma di quanto Francesco Agnoli meriti il premio “Testimoni della Fede” che, al termine della conferenza, il direttore Gianpaolo Barra gli ha consegnato a nome della “Fondazione Fides et Ratio”. (Antonio Mignozzetti)
IL TIMONE N. 97 – ANNO XII – Novembre 2010 – pag. 12 – 13