Permettetemi, oggi, di portare la vostra attenzione su un passo del Vangelo che non cessa di stupirmi tutte le volte che lo leggo. Sono pochi versetti di Matteo, stranamente non molto frequentati nelle omelie. Ad essi ricorro ogni volta che sono in difficoltà (cioè, quasi sempre), perché la nostra precaria esistenza ha un bisogno disperato di sicurezza; e non c’è nulla che ne dia, di sicurezza, come il denaro. Averne abbastanza, ma soprattutto poter contare sul fatto che anche domani e dopodomani se ne avrà abbastanza, rende questa valle di lacrime molto più sopportabile. Certo, il denaro non impedisce disgrazie e malat...