giovedì 21 novembre 2024
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di AA. VV.
il Timone N. 183 di Aprile 2019

Il dito nella piaga

«Un quarto dei cittadini britannici che si dichiarano cristiani non crede nella risurrezione di Cristo». Così la BBC presentava nell’aprile di due anni fa i risultati di un sondaggio commissionato dalla stessa emittente televisiva. Lo stesso accade in Francia, ma si potrebbero citare numerosi altri studi affini che riguardano i Paesi occidentali (Italia compresa).

È veramente possibile che milioni di cristiani non credano più alla risurrezione senza capire che “tecnicamente” non potrebbero nemmeno più definirsi tali? Eppure Dio si è rivelato dando prova della risurrezione e razionalmente possiamo mostrare come l’anima senza il corpo sia in una condizione innaturale.

Il corpo viene oggi trattato come un contenitore usa e getta, a disposizione per qualsiasi utilizzo: dai maniaci del fitness, a quelli della dieta, chi lo maltratta a colpi di bisturi e tatoo e chi lo vorrebbe addirittura cambiare nei suoi connotati sessuali. C’è chi ne fa un idolo e chi lo disprezza, ma nessuno di loro lo rispetta.

Sono tutti esempi classici del fenomeno gnostico, che la Chiesa ha sempre combattuto. Il volto di Dio, l’incarnazione del Verbo e in particolare la risurrezione della carne sono antidoti contro questa deriva…

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