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di AA. VV.
il Timone N. 204 di Marzo 2021

Dante, universale non globalista

«Quello del Sommo poeta», scrive Anthony Esolen, «è un pensiero che ha compreso il senso dell’incarnazione divina. Il peccato, la vita sociale, la Vergine: nulla è astratto, tutto si può toccare con mano…».

Dante Alighieri è stato profeta di un’unità che c’era prima dell’Unità d’Italia. Parla Marcello Veneziani: «Non è Machiavelli, non concepisce l’autonomia della politica dalla morale e dalla religione».

Infine, nell’analisi di Marco Di Matteo, vediamo come Dante consideri Tommaso d’Aquino modello di una particolare forma di santità e sapienza: la santità del frate, perseguita secondo l’ideale della spiritualità domenicana, fondata sul primato della Verità, e la sapienza del teologo, che interpreta la sacra pagina utilizzando anche gli strumenti concettuali che la ragione naturale offre… (per leggere il Primo piano abbonati o acquista Il Timone)

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