«Quello del Sommo poeta», scrive Anthony Esolen, «è un pensiero che ha compreso il senso dell’incarnazione divina. Il peccato, la vita sociale, la Vergine: nulla è astratto, tutto si può toccare con mano…».
Dante Alighieri è stato profeta di un’unità che c’era prima dell’Unità d’Italia. Parla Marcello Veneziani: «Non è Machiavelli, non concepisce l’autonomia della politica dalla morale e dalla religione».
Infine, nell’analisi di Marco Di Matteo, vediamo come Dante consideri Tommaso d’Aquino modello di una particolare forma di santità e sapienza: la santità del frate, perseguita secondo l’ideale della spiritualità domenicana, fondata sul primato della Verità, e la sapienza del teologo, che interpreta la sacra pagina utilizzando anche gli strumenti concettuali che la ragione naturale offre… (per leggere il Primo piano abbonati o acquista Il Timone)
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