Il termine “coscienza”, nella lingua italiana, ha essenzialmente due significati: la “consapevolezza di sé”, cioè l’io, oppure quella facoltà interna che ci fornisce il senso del bene e del male concernente le nostre azioni. Appare ovvio che è di quest’ultima che si occupa la teologia morale, anche se essa sussiste a causa della prima: l’essere umano è munito di coscienza morale proprio perché ha un io.
Oltre alle leggi esterne (civili o religiose) esiste innata in ciascuno una norma interna in grado di valutare, anche se non perfettamente, il peso morale delle nostre azioni. La coscienza non è, come molti rit...