Abbiamo visto la volta scorsa chi fosse John-Henry Newman e quale importanza abbia avuto quella sua conversione al cattolicesimo che egli stesso non prevedeva, che gli costò molto sul piano del sentimento e anche della rispettabilità sociale nell’Inghilterra dell’Ottocento, ma che gli fu imposta dalla coscienza. In effetti, gli studi sui primi secoli della Chiesa, la lettura sistematica dei grandi Padri greci e latini, l’approfondimento dell’antica liturgia gli mostrarono una realtà inequivocabile. E, cioè, la fede cattolica di quel suo XIX secolo era il legittimo sviluppo della fede apostolica e non (come affermavano s...