giovedì 21 novembre 2024
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di Tommaso Scandroglio
il Timone N. 181 di Febbraio 2019

Cortana e i suoi fratelli

Siamo onesti. Tutti noi vorremmo un assistente personale per ricordarci degli appuntamenti, per spedire la posta, per venire informati su notizie che ci possono interessare e molto altro ancora. La tecnologia, come spesso accade, è venuta incontro a questo desiderio e ha messo sul mercato alcuni «assistenti» personali: software e hardware in grado di rispondere, tramite altoparlanti, a comandi vocali a qualsiasi domanda – una sorta di motore di ricerca vocale – ricordare riunioni o impegni, inviare messaggi, riprodurre musica e svolgere alcune funzioni proprie della domotica quali attivare l’antifurto, sollevare e abbassare le tapparelle, accendere il riscaldamento, etc., il tutto a una certa ora. Gli «assistenti» personali high tech fanno questo e molto altro ancora.ù

Cortana, Ok Google, Alexa e tutti gli altri loro fratelli assomigliano sempre più all’uomo soprattutto per un altro motivo, ben più importante: perché sono dotati di una funzione che viene chiamata «intelligenza artificiale». Se accendete Cortana e le chiedete qualcosa, il software risponde «Sto pensando…». Ma è davvero pensiero quello che può produrre una macchina sofisticata come un computer?…

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