La prepotenza della cultura dominante è ormai tale, sui mass media come nel mondo dell’arte, che pare impossibile per un giovane affermarsi pur avendo ed esprimendo valori e idee difformi. L’allineamento ai diktat del pensiero unico pare quasi inevitabile, pena la marginalizzazione; quasi che non ci fosse davvero più la facoltà di esprimere contenuti e note che non siano sempre le solite.
Eppure il successo del direttore d’orchestra Beatrice Venezi è lì a dimostrare l’esatto contrario. E lo dimostrano anche i contenuti rilevanti che ha condiviso con il Timone attraverso una lunga intervista fattale da Mauro Mazza, nel corso della quale spazia delle polemiche per le sue posizioni controcorrente ai valori della vita, dell’etica e della fede. Incluso uno speciale ricordo di Benedetto XVI.
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