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17.12.2024

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Che cos’è il Reiki
31 Gennaio 2014

Che cos’è il Reiki

 

 

Nelle nostre città imperversano pubblicità di scuole e corsi di reiki. In Occidente si contano oltre 200.000 “maestri”. Sveliamo cos’è il reiki e le sue origini.

Il reiki è una tecnica di origine giapponese per ridurre lo stress, rilassarsi e incrementare il proprio grado di benessere fisico e morale. Benché il reiki non si presenti come un sostituto o un’alternativa rispetto alla medicina tradizionale, è spesso inquadrato fra le cosiddette “pratiche terapeutiche alternative” o “medicine alternative”. Il nome reiki designa anche il movimento di coloro che praticano questa tecnica e condividono un certo numero di principi che la sostengono. Esso si basa sull’idea che un’energia (ki) universale (rei) scorre all’interno di tutti gli esseri viventi. Il flusso di questa energia può essere migliorato – o corretto, in caso di deviazioni – tramite semplici gesti di una persona iniziata al reiki, che appoggia le mani su un’altra persona (o su se stessa), oppure leva semplicemente le mani in direzione dell’altro, senza toccarlo. Il reiki fu portato in Occidente dalla signora Hawayo Takata (1900-1980), una hawaiana di origini giapponesi, che lo aveva scoperto durante un viaggio in Giappone tra il 1935 e il 1937. Tornata nelle Hawaii nel 1937, la Takata invitò il suo maestro giapponese di reiki a raggiungerla, e insieme aprirono il primo centro occidentale nel 1938. Oggi si calcola che oltre un milione di persone nel mondo si sottopongano regolarmente a sedute di reiki. Ma, insieme con il successo, si è manifestata anche qualche polemica. Le diverse scuole, centri, associazioni di reiki non sempre vanno d’accordo fra loro e alcuni gruppi sono accusati da altri di chiedere cifre esorbitanti o comunque eccessive. Nel mondo cristiano ci si chiede spesso con preoccupazione se il reiki sia semplicemente una tecnica, o non sia invece una religione che, in quanto fondata su nozioni orientali o panteistiche, sarebbe incompatibile con la fede cristiana. Chi in Occidente ha raccontato la storia del reiki alcune volte si è preso una certa libertà narrando i fatti, forse per adattare meglio questa tecnica ai gusti occidentali. Ad esempio, secondo alcuni testi di sostenitori o maestri di reiki – denominati “reiki master” -, il fondatore Mikao Usui (1865-1926) sarebbe stato un pastore in una Chiesa protestante, e non manca chi afferma che sarebbe stato addirittura un sacerdote cattolico. In realtà Usui non è mai stato cristiano, in quanto si è formato ed ha sempre vissuto all’interno della tradizione del buddhismo giapponese (prevalentemente tendai), frequentando pure un gruppo esoterico interessato ai fenomeni parapsicologici e al mondo degli spiriti, il Rei Jyutu Ka. Il reiki prevede una iniziazione in tre livelli: il primo consente l’apertura dei propri canali energetici, il secondo permette di guarire a distanza, il terzo di aprire i canali altrui. C’è anche chi afferma – ma il punto è controverso – che esistono tre altri livelli più segreti. Oggi i maestri di reiki che rivendicano il potere di iniziare altri maestri sono in Occidente oltre duecentomila, e il loro numero continua a crescere; esistono inoltre decine di migliaia di scuole diverse di reiki, ciascuna delle quali ha caratteristiche proprie e spesso combina le tecniche e le idee di Mikao Usui con elementi di provenienza buddhista, derivati dalle idee del New Age, da forme esoteriche di ogni tipo e qualche volta anche dal cristianesimo.

 

IL TIMONE N. 12 – ANNO III – Marzo/Aprile 2001 – pag. 12

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