La bomba demografica è stata sganciata e i suoi effetti si producono inesorabili nel tempo. Il lungo inverno delle culle vuote produce un’Italia anziana e un’Europa sempre più vecchio continente.
Il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo snocciola i numeri: «Intorno al 2050 si rischia un numero di decessi che è oltre il doppio rispetto al numero di nuovi nati» e l’immigrazione da sola non risolve il problema.
Lo statistico Roberto Volpi ci porta a fare un viaggio nell’Italia del 2050, il Paese della terza età. I bambini e i ragazzi fino a 14 anni saranno 6,3 milioni, mentre gli anziani over 65 saliranno fino a 18, 9 milioni: cosa accadrà a scuola, sanità e servizi socio-assistenziali?
Giuliano Guzzo ha chiesto come se ne esce da questo panorama a Massimo Gandolfini, Marina Terragni, Marina Casini, Jacopo Coghe, Diego Fusaro e Carlo Giovanardi.
E quali saranno le conseguenze sociali e geopolitiche per l’Europa sempre più vecchio continente? Si annuncia, scrive Giulio Meotti, un apparato gerontocratico sempre più in balia di potenze esterne…
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